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Archivio 2010

Il buon cittadino Liu

9 ottobre 2010 – Il Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo è una scelta bellissima, coraggiosa e senza ombre. È il riconoscimento alla grande tradizione democratica cinese, quella che né le guerre civili né l’occupazione straniera e neppure sessant’anni di dittatura sono riusciti a cancellare.
È l’omaggio ai ragazzi della Primavera di Pechino, alle vittime di piazza Tian An Men del 1989.

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Archivio 1999

Quentin Crisp

Fatboy Slim, il famoso dj, ha raccontato in un’intervista di essersi cambiato il suo vero nome, Quentin, perché era lo stesso dell’omosessuale più famoso d’Inghilterra. Quentin Crisp è stato, nella sua ambiguità e spregiudicatezza, non solo il più famoso ma finora il più oltraggioso omosessuale d’Europa. Vi raccontiamo la sua storia con le sue stesse parole.

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Archivio 2000

Lo scheletro che balla

Chi è, chi era Pietro Valpreda? Lo si disse, e lo si scrisse subito: anarchico, dunque colpevole senza bisogno di prove e processi; ma – attenzione – ballerino, e se ballerino, “pervertito”, uno schifoso capace di tutto (gay non si diceva ancora, ma il concetto era quello): dunque, ancora più sicuramente colpevole.

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Archivio 2010

Made in China

31 dicembre 2010 – Sara vive in un villaggio del Kenya. Per arrivare alla città più vicina (Mogotio) deve fare due chilometri a piedi e tre ore di mototaxi. A Mogotio ci va soprattutto per ricaricare il suo cellulare, che usa per tenere i contatti con la famiglia e per sapere i prezzi delle galline sul mercato. Così riesce a mandare avanti il suo piccolo allevamento. A Mogotio – lo racconta il New York Times – lascia il cellulare nel negozio in cui lo ricaricano per 30 centesimi. Però deve aspettare il suo turno perché i cellulari da ricaricare sono tanti e quindi deve tornare dopo un paio di giorni. Costo del viaggio: 20 dollari. Adesso la sua vita è cambiata: per 80 dollari la sua famiglia ha comprato un pannello solare.

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Archivio 2012

Vecchia Cina

Marzo 2012 – Il figlio di Liu Shaoqi è stato silurato dopo la caduta in disgrazia del figlio di Bo Yibo. Ok, questa frase non ha senso. O meglio ne ha ma solo se siete dei feticisti di storia del Partito comunista cinese (come me che, lo confesso, a 15 anni sapevo a memoria tutti i nomi dei componenti del Politburo da Mao Zedong in giù). Però se avete un po’ di pazienza questa frase è cruciale per capire cosa succederà questa settimana in Cina, dove dopo dieci anni si rinnovano tutti i vertici del potere.

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Archivio 2004

La Corea e il fuoco atomico

17 settembre 2004 – Come se non ci fossero già abbastanza tensioni nella penisola coreana, adesso anche Seul si è messa a scherzare con il fuoco nucleare. Prima alcuni scienziati hanno ammesso di aver fatto esperimenti con l’uranio delle centrali atomiche nel corso degli anni Ottanta, ma per “pura curiosità scientifica”. Poi è venuta la dichiarazione di un funzionario Usa secondo cui la Corea del sud ha effettuato test anche con il plutonio. Il governo cerca di minimizzare e in una conferenza stampa convocata in tutta fretta ha sostenuto che la quantità di materiale radioattivo usato è esigua e si è detto certo che l’Aiea (l’Agenzia dell’Onu per il controllo nucleare) “assolverà” la Corea del sud.